Le vicende napoleoniche di Roma provarono duramente il Collegio, che nel decennio 1797-1807 dovette interrompere le sue attività, per riprenderle poi lentamente con la restaurazione dell’istituzione e del patrimonio. Nel corso dell’Ottocento, il Collegio Capranica si affermò progressivamente come istituzione formativa di eccellenza, nonché seminario di forte spiritualità.
Il rapporto con la Pontificia Università Gregoriana e l’Accademia Ecclesiastica divenne sempre più intenso e fecondo, tanto che non pochi furono gli alunni chiamati a svolgere alti uffici a servizio della Santa Sede.
Nel 1917, papa Benedetto XV, l’ex-alunno Giacomo della Chiesa, col “motu proprio” Nobilissimam affidò, per la “dignità del tempio” e “lo splendore delle cerimonie”, agli alunni del Collegio la cura del servizio liturgico alle celebrazioni della Basilica Patriarcale di S. Maria Maggiore.