Martedì 26 novembre, con la presenza del prof. Franco Nembrini e di don Massimo Granieri, si è concluso il primo semestre degli incontri culturali di questo anno formativo. Il tema dell’incontro è stato Tracce di Speranza – titolo che prende spunto dalla trasmissione radiofonica condotta da don Massimo – perché gli alunni sono stati invitati a riflettere su come la virtù della speranza, tema cardine degli incontri culturali di quest’anno, sia stata nei secoli l’anima stessa della letteratura e della musica.
Don Massimo, critico musicale de “L’Osservatore Romano”, dopo aver raccontato brevemente qualcosa di sè, ha spiegato come la musica e la letteratura gli abbiano salvato la vita, e come la musica, seppur «figura di un istante», accompagni la letteratura nella scoperta di se stessi. Come la poesia, essa ha la forza di evocare l’anelito dell’uomo verso l’infinito, di far vibrare l’anima e di rivelare una bellezza che trascende il tempo: è spesso il «canto disperato» di chi cerca speranza. Dai canti sacri che elevano l’anima alle grandi composizioni, la musica è una voce che parla di speranza, che unisce il nostro cuore a quello di chi ci ha preceduto, come una melodia che non smette mai di risuonare.
Il prof. Nembrini ha raccontato la sua lunga esperienza come insegnante di letteratura. Richiamando alla memoria alcuni testi danteschi, manzoniani e leopardiani, ha lasciato intendere che la letteratura non ha forza in sé ma è «la passione che uno ha per la sua vita e la vita degli altri che aiuta a lasciarsi trasportare dalla letteratura stessa». Infatti, «l’artista scende nella sua intimità ad una profondità tale da far parlare anche la vita di chi legge». Da qui, il prof. Nembrini, rileggendo la sua vita, l’ha collegata ad alcune terzine dantesche, affascinando la comunità per il modo in cui realmente la letteratura parla di ciascuno di noi: le domande che uno ha sono le domande che l’autore stesso si porta nel cuore.
Con il professor Nembrini e don Massimo Granieri abbiamo esplorato proprio queste tracce di speranza, vedendo come la speranza sia stata raccontata, cantata e vissuta. È stato un viaggio nella cultura ma anche dentro di noi per ritrovare, in quelle rime e in quei versi, il desiderio di “uscire a riveder anche noi le stelle”.
Il professor Franco Nembrini si laurea in Pedagogia all’Università Cattolica di Milano per poi iniziare a insegnare italiano e storia nelle scuole superiori, dopo essere stato precedentemente il primo professore di religione laico della diocesi di Bergamo. È tra i fondatori della scuola libera “La Traccia” di Calcinate (BG), di cui è stato a lungo rettore. Dal 1999 al 2006 è stato presidente della Federazione Opere Educative (FOE), ha fatto parte del Consiglio nazionale della scuola cattolica, della Consulta nazionale di pastorale scolastica della CEI e della Commissione per la parità scolastica del Ministero dell’Istruzione. Tra le sue pubblicazioni: Il suo commento alle Avventure di pinocchio; il testo Di padre in figlio; Alla ricerca dell’io perduto. L’umana avventura di Dante, Dante, poeta del desiderio. Conversazioni sulla Divina Commedia, insieme a tante altre opere, tutte nate da incontri tenuti in Italia e all’estero e dalla collaborazione con TV2000. Dal 2018 ha pubblicato per Mondadori tre volumi a commento di “Inferno”, “Purgatorio” e “Paradiso” di Dante Alighieri. Dall’ottobre 2018 è membro del “Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita” e dal 2020 è stato scelto come socio onorario e consultore dell’UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani).
Don Massimo Granieri, critico musicale de “L’Osservatore Romano”. Conduce una trasmissione il sabato pomeriggio su Radio Vaticana, “Tracce su Tracce: vita e spiritualità nelle canzoni”. Ha pubblicato i libri “Il vangelo secondo il rock” (2018), “Il rock’n’roll con tanta anima” (2020), “Peccato che io non sappia volare – Franco Battiato e io” (2022). Vive a Roma e insegna presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Pacinotti – Archimede”, vicario collaboratore della parrocchia “Santa Francesca Romana”, zona Ardeatina.