Martedì 19 novembre 2024 si è svolto il quinto degli incontri culturali dell’anno 2024-2025. L’incontro, dal titolo «Bellezza e speranza: una prospettiva filosofica», è stato tenuto dalla prof.ssa Maria Antonietta Spinosa, docente stabile di Filosofia presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”.
Ispirandosi al trivio umanistico delle arti liberali, la prof.ssa Spinosa ha tracciato una grammatica, una retorica e una dialettica della speranza. La grammatica ha introdotto le parole, i colori, i simboli e le metafore vive della speranza. La retorica ha mostrato come la bellezza esprima la speranza, intesa, quest’ultima, come emozione, come virtù o come condizione esistenziale. La dialettica ha mostrato come la speranza si dia nella bellezza, anzi già a partire dall’esperienza della bellezza, intesa, quest’ultima, come bello, come sublime o come grazia. L’intera relazione è stata accompagnata dal riferimento ad opere d’arte e si è conclusa con una «poietica della speranza», sviluppata a partire dal film «Perfect Days» (2023) di Wim Wenders e dalla «Trasfigurazione» (1518-1520) di Raffaello Sanzio.
La relazione è stata seguita da un momento di dialogo a partire dalle domande degli alunni, nel quale si sono esplorate le questioni del brutto e del carattere forte o tenue della speranza e della bellezza.

Maria Antonietta Spinosa è docente stabile di Filosofia presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”. Ha conseguito la Laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Palermo, il Baccellierato in Sacra Teologia presso la Facoltà Teologica di Sicilia, la Licenza e il Dottorato in Filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana. Dal 1986 al 2021 è stata docente di Religione cattolica nelle scuole secondarie superiori statali. Ricopre diversi incarichi per la Diocesi di Cefalù, è membro del Centro Studi Filosofici di Gallarate e collabora con l’Associazione ASVOPE per seminari di “filosofia-in-pratica” presso gli istituti penitenziari “Ucciardone” e “Pagliarelli” di Palermo. La sua ricerca si muove soprattutto sul versante dell’Estetica filosofica, costantemente coniugata con il riferimento ad opere d’arte. Nel 2017 ha pubblicato il volume «Per viam pulchritudinis. La contemplazione come opera della bellezza». È autrice di numerosi contributi editi in riviste, dizionari e opere collettive, nonché curatrice di diverse pubblicazioni.