DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLA COMUNITÀ DELL’ALMO COLLEGIO CAPRANICA
Giovedì, 8 gennaio 1998
1. Sono lieto di incontrarvi, carissimi Alunni dell’Almo Collegio Capranica, in prossimità della memoria liturgica della vostra Patrona sant’Agnese. Vi saluto insieme con il Rettore, Monsignor Michele Pennisi, che ringrazio di cuore per le parole rivoltemi e per i sentimenti manifestati a nome di tutti voi.
Ci troviamo nel tempo di Natale, tra la solennità dell’Epifania e la festa del Battesimo del Signore, nel corso di quest’anno, il 1998, dedicato in modo particolare allo Spirito Santo. La ricorrenza dell’Epifania ci ha invitati a meditare sulla missione universale della Chiesa, prolungamento della missione salvifica di Cristo, luce delle genti, “Lumen gentium”. Ciascuno di voi, cari seminaristi e giovani presbiteri, è inserito in questa missione della Chiesa, e si sta preparando a servirla in modo completo e maturo. A tal fine è necessario anzitutto crescere in quella personale docilità allo Spirito Santo, di cui è modello Maria Santissima. Da Maria impariamo, in questo tempo natalizio, ricco di stupore e di ammirazione, l’impegno ad ascoltare ed accogliere in profondità la Parola di Dio.
2. Lo Spirito Santo è il protagonista della missione della Chiesa, è il protagonista della nuova evangelizzazione. Domenica prossima contempleremo l’icona di Cristo che, battezzato nel Giordano, riceve dal Padre l’unzione spirituale. Essa è quanto mai eloquente e ricca di significato per ogni cristiano e, in modo particolare, per ogni sacerdote. Essa ci aiuta ad approfondire il mistero della nostra personale chiamata e consacrazione nello Spirito Santo, quell'”unzione”, che, come dice l’apostolo Giovanni, “insegna ogni cosa, è veritiera e non mentisce” (1 Gv 2,27).
Lo Spirito Santo ci conforma a Cristo, ci dà la forza di seguirlo e di testimoniarlo. E’ fonte di santità vissuta nelle prove ordinarie ed in quelle straordinarie. La Vergine Agnese è, specialmente per voi, che la venerate come Patrona, modello di conformazione a Cristo nel dono totale di sé per il Vangelo. Il Signore, per la intercessione di questa Vergine martire, faccia di ciascuno di voi un testimone coraggioso del suo amore, un santo sacerdote, una fedele immagine di Cristo Buon Pastore.
Con tali sentimenti, mentre vi auguro ogni bene per l’anno da poco iniziato, imparto di cuore a tutti voi la Benedizione Apostolica, estendendola volentieri alle persone che vi sono care.