Cosa cambia nella riparazione? è stato il tema dell’incontro culturale del 7 maggio, dedicato ai conflitti, alla
loro mediazione e alla cosiddetta etica riparativa e tenuto dal prof. Emanuele Iula, docente di Etica
presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sezione San Luigi.
Dopo un’introduzione dedicata al legame e ai suoi elementi costitutivi (nome, trasmissione, normatività,
gerarchia e reversibilità), ognuno dei quali è possibile luogo e causa di conflitto, il prof. Iula ha
affrontato il tema della riparazione, attraverso la presentazione dei laboratori di mediazione, che da anni
coordina.
Mostrando casi esperienziali, ha esemplificato come funziona l’arte della mediazione dei conflitti, in cui
grande importanza assume la capacità di sentire e ascoltare, e quali sono i risultati possibili che la
riparazione – l’arte di essere di nuovo pronti a/per – consegue a secondo dei casi e delle situazioni: dalla
ricostruzione di sé all’interruzione della spirale della violenza, dalla cura dei legami alla loro
riconsiderazione, al perdono e all’amore, cioè «dare ciò che non si ha», come scriveva Lacan nel
Seminario VIII.
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Emanuele Iula è gesuita, nato a Roma nel 1978. Nel 2001 è entrato in Compagnia di Gesù ed è stato
ordinato sacerdote nel 2011. La sua formazione religiosa e intellettuale si è svolta in più città tra l’Italia
e l’Europa: Padova (studi in filosofia), Milano Bicocca (Laurea in psicologia), Parigi (baccalaureato in
teologia, licenza e dottorato in filosofia).
La sua ricerca si concentra attualmente su tre ambiti: teoria etica (la c.d. etica generativa); sessualità da
un punto di vista filosofico; polemologia e giustizia riparativa.
Qualche titolo: Noi figli della decostruzione. Saggio di etica generativa (2020); Pulsioni e legami. Approcci filosofici
alla sessualità (2021); Vite non riuscite. Eredità, processo, responsabilità (2022); La pazienza del vasaio. La
riparazione a confronto con la modernità (2023), nonché due romanzi, Chiedilo a Luna (2018) e Monsieur
Vincent (2021), che parlano tutti e due di cosa ci lasciano dentro le persone che se ne vanno.