Come ogni anno, la Commissione Missionaria ed Ecumenica del Collegio ha curato la serata ecumenica; quest’anno con la Chiesa Assira dell’Oriente.
I vespri (Ramsha) in rito siriaco orientale sono stati presieduti da Padre Bose Philip Mannaparambil CMI, un sacerdote della Chiesa cattolica Siro-Malabarese, con cui la Chiesa assira condivide la stessa liturgia ed è stato assistito dal Diacono Oughin Azizian (della Chiesa assira dell’Oriente).
La liturgia siro-orientale, con le sue processioni, i gesti, i canti, l’incenso e le campane liturgiche (Makshaneesa) riflette il dispiegarsi della gloria di Dio nella storia e nel futuro e il duplice aspetto del movimento: dell’uomo verso Dio e di Dio verso l’uomo.
La celebrazione dei vespri è stata seguita da due interventi nel salone al secondo piano del collegio. Don Tony Simon, Vice Prefetto della Commissione Missionaria ed Ecumenica, ha introdotto i relatori e ha sottolineato come il cristianesimo siriaco sia stato storicamente trascurato rispetto all’Occidente latino e all’Oriente greco e la necessità di considerare le tre tradizioni, latina, greca e siriaca, fondamentali per la completezza e la ricchezza della Chiesa Cattolica.
Il diacono Oughin della Chiesa assira ha parlato dell’origine della Chiesa d’Oriente, dei suoi caratteri distintivi per quanto
riguarda la teologia e la liturgia e delle sfide attuali per la Chiesa assira. Il diacono ha potuto fornire molti esempi sull’origine semantica delle parole dei riti e sull’affinità ebraica di questa Chiesa, che l’ha resa peculiare nel suo sviluppo così distinto dal rito greco-romano.
Ha fatto seguito l’intervento di Padre Hyacinthe Destivelle, sacerdote domenicano e ufficiale del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Padre Hyacinthe è membro di molte commissioni miste per il dialogo teologico tra cui quella con la Chiesa Assira dell’Oriente e, dal 2019, è anche direttore dell’Istituto per gli Studi Ecumenici dell’Angelicum.
Il suo discorso è stato centrato sul lavoro del Dicastero nel promuovere il dialogo della verità, il dialogo della carità e il dialogo della vita, le tre vie inseparabili per avanzare nel cammino ecumenico. Ha condiviso cosa abbiamo raggiunto finora, gli ostacoli che rimangono per una piena comunione visibile e la speranza di un nuovo modello di comunione. Gli interventi e la discussione che ne è seguita sono stati interessanti e stimolanti.
“San Tommaso, che ha toccato con mano le piaghe del Signore, affretti il completo rimarginamento delle nostre ferite passate, perché presto possiamo riconoscere attorno a un solo altare eucaristico il Crocifisso Risorto e dirgli insieme: «Mio Signore e mio Dio!» (Gv 20,28). – Dal discorso del Santo Padre Papa Francesco a sua Santità Mar Awa III, Catholicos-Patriarca della Chiesa
Assira dell’Oriente, 2022.