DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLA COMUNITÀ DELL’ALMO COLLEGIO CAPRANICA
Martedì, 19 gennaio 1988
Carissimi superiori ed alunni dell’Almo Collegio Capranica!
La prossimità della memoria liturgica di sant’Agnese ci ha riuniti ancora una volta, come è tradizione, per celebrare l’Eucaristia.
Porgo a tutti voi il mio saluto affettuoso, con l’augurio di pace, di serenità, di copiose grazie del Signore in questo nuovo anno, che segna una ulteriore, importante tappa del vostro cammino di formazione. In voi intendo salutare tutti gli ex-alunni della famiglia capranicense: quelli che operano in Roma nella pastorale diocesana e nel servizio alla Santa Sede, come coloro che vivono nelle missioni ed in tante altre chiese particolari sparse nel mondo.
Ci troviamo riuniti attorno all’altare del Signore per meditare sulle virtù della giovane martire romana, la cui vita ci ricorda con vigore le caratteristiche spirituali di coloro che sono chiamati a consacrare se stessi per il servizio al Signore.
Vogliamo, quindi, chiedere a Dio di poter realizzare in piena fedeltà il suo progetto su di noi, aderendo con fedeltà al dono della vocazione sull’esempio della testimonianza resa dai suoi santi. Si tratta di offrire al Signore interamente la propria esistenza, con un amore indiviso, coerente fino al dono della vita; di annunciare con fede consapevole la parola del Signore, al fine di ricondurre a lui gli uomini del nostro tempo; di manifestare con generosità il valore della carità, affinché attraverso di essa i nostri fratelli scoprano la nostra appartenenza a Cristo.
Ci sostenga e ci accompagni in questa preghiera l’intercessione di santa Agnese, patrona della vostra comunità.