DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AGLI ALUNNI DELL’ALMO COLLEGIO CAPRANICA
Sabato, 18 gennaio 1986
Sono lieto di celebrare con voi questa Eucaristia, in preparazione alla festa di santa Agnese, vostra patrona, carissimi superiori e alunni dell’Almo Collegio Capranica. E sono lieto, altresì, per la presenza qui dei vostri genitori. A tutti rivolgo il mio benvenuto a questa liturgia.
Siamo tutti riconoscenti a Dio per il dono della vocazione. Lo siete voi, genitori, perché nella generosa corrispondenza alla vostra vocazione matrimoniale avete saputo riconoscere e accogliere il manifestarsi della vocazione al sacerdozio di un vostro figlio, quale singolare e grande favore divino concesso alla vostra casa. Siete riconoscenti a Dio anche voi, alunni, per la chiamata che vi ha rivolto il Signore, e che è risonata nel vostro spirito come una voce interiore piena di fascino: un appello sul quale meditate attentamente per ricercare nell’intimo della vostra coscienza dove vi conduca l’invito di Cristo, verso quale cammino di coraggiosa rinuncia e insieme di speciale pienezza il Maestro vi attragga.
Noi chiediamo in questa Messa il conforto e la benedizione del Signore per l’itinerario in cui ciascuno è impegnato. Domandiamo, cioè, a Dio che conceda ai vostri genitori, carissimi giovani, di proseguire fiduciosamente sulla strada intrapresa e a voi di comprendere il significato profondo e appassionante della vita che vi attende. Il sacerdozio sarà una consacrazione di tutto il vostro essere a Cristo, una conformazione singolare della vostra personalità alla figura di Gesù, unico sacerdote della nuova alleanza.
È in vista di tale progressiva assimilazione al divino Modello che voi siete ora impegnati a vivere questi anni di preparazione nella preghiera, nello studio, nella vita comunitaria. Insieme pregheremo, uniti ai vostri genitori, perché la fatica dello studio delle discipline teologiche, unita a un’intensa esperienza di preghiera e di contemplazione, plasmi in voi un cuore desideroso di amare e di imitare il Cristo, così da poter divenire immagine viva di lui in mezzo al popolo di Dio. Pregheremo anche per l’unione dei cristiani, insieme con tutti i credenti in Gesù, iniziando oggi la “Settimana di preghiera” per tale scopo.