“Dio rafforza fortemente i legami, aggiungendo la Sua carità”. Charles de Foucauld e le relazioni.
Sì, è qui, a questa ombra, che la vostra vita cresce con le sue radici che si affondano più là, occorre che l’albero sia un po’ grande da dare un posto d’ombra sotto la quale altri potranno riposare. Queste parole di Henri Huvelin, padre spirituale di Charles de Foucauld, sono utili per sottolineare l’importanza di un tempo dedicato alla cura dello spirito: in tal senso, gli esercizi di inizio anno rappresentano una tappa fondamentale della formazione. Quest’anno la comunità dell’Almo Collegio Capranica ha deciso di vivere questa esperienza alla Domus Laetitiae di Assisi.
Sorella Antonella Fraccaro e sorella Mariachiara Vighesso, Discepole del Vangelo, hanno guidato gli esercizi proponendo ogni giorno due meditazioni sulla figura e gli scritti di Charles de Foucauld, noto soprattutto per la preghiera di abbandono e per il richiamo alla fraternità universale, ma i cui frutti spirituali sono molto più numerosi.
Tutti gli uomini sono figli di Dio, che li ama infinitamente: è dunque impossibile amare, volere amare Dio senza amare, voler amare gli uomini. Così Charles de Foucauld scriveva a Henri Duveyrier, manifestando l’importanza che hanno avuto i rapporti umani per la piena realizzazione della sua vita. Le meditazioni quotidiane hanno approfondito proprio il tema delle “relazioni”.
Ogni giorno sorella Antonella e sorella Mariachiara hanno tratteggiato diversi aspetti della biografia di Charles de Foucauld collegandoli efficacemente con il tempo della formazione. Le meditazioni si sono avvicendate partendo dal deserto, quando era un giovane esploratore, fino alla conversione e alla preghiera di abbandono, alla relazione con il Vangelo, con la famiglia, con il padre spirituale e con i suoi figli spirituali, concludendosi con una riflessione sul modo in cui Charles ha vissuto la formazione e la vita sacerdotale.
Le giornate degli esercizi spirituali sono state scandite dalle Lodi alle ore 7.30, dalla prima meditazione alle ore 9.00, dalla S. Messa alle ore 12.15, dalla seconda meditazione alle ore 15.30, i Vespri alle ore 19.30, dall’Adorazione Eucaristica alle ore 21.00.
Padre Sandro Barlone S.J., padre spirituali del Collegio, e i padri cappuccini di Assisi si sono resi disponibili per celebrare il sacramento della Riconciliazione. Mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, ha presieduto la S. Messa di giovedì 30 settembre, mentre quella di sabato 2 ottobre è stata presieduta da Mons Domenico Sorrentino, arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo-Tadino e Foligno.
Non è solamente nei campi di Galilea che il celeste Seminatore l’ha gettata [la divina semente, n.d.r]; ogni minuto, ogni secondo, egli la getta in ogni anima umana; […] ogni buon desiderio, ogni buon pensiero, ogni buon pensiero, questo buon esempio ricevuto […], tutto ciò che succede istante per istante, è buon grano gettato dal tenero Seminatore per fruttificare nella nostra terra, e produrvi frutti di vita eterna. Nei Primi Vespri di domenica 3 ottobre, con i quali si sono conclusi gli esercizi spirituali, don Riccardo Battocchio, rettore del Collegio, ha ripreso queste parole di Charles de Foucauld, collegandole al testo biblico scelto come guida per l’anno di formazione – la parabola del Seminatore (Mt 13.3b-9) – augurandosi che tutti gli alunni abbiano il desiderio di essere questo terreno fertile.
La mattina del giorno della sua tragica morte, Charles de Foucauld scrisse a Marie de Bondy che quando si può soffrire e amare, si può molto, è il meglio di quanto si possa in questo mondo: si sente che si soffre, ma non si sente sempre che si ama ed è una grande sofferenza in più! Ma si sa che si vorrebbe amare, e volere amare è amare.